RAPPORTO
SULL'ECOSISTEMA URBANO 2017
L'ANALISI DI
LEGAMBIENTE SUL RISULTATO SENESE
Il nuovo rapporto Legambiente/Il
Sole 24Ore pone Siena al 44° posto fra tutte
le città capoluogo (https://public.tableau.com/shared/QBZH9HGWG?:display_count=yes), in discesa rispetto alla 38a posizione del
2016. Il risultato [-6 posizioni] dipende dagli elementi di criticità
ambientale (confermandoli, in negativo) da noi già evidenziati un anno fa
nell'analogo documento di analisi del Rapporto 2016.
L'indagine
si concentra su 16 indicatori riassumibili in 5 gruppi; in ordine di importanza
ai fini del punteggio finale: condizioni mobilità urbana, qualità aria,
gestione rifiuti, ciclo acqua e energie rinnovabili.
Siena
va male soprattutto: per i settori della qualità dell'aria (è 79a
come concentrazioni di biossido d'azoto [-2 rispetto al 2016]); come gestione
del ciclo dei rifiuti (è 68a [-3] in quanto a percentuale di
raccolta differenziata, non riesce a smuoversi dalla scarsissima performance
della quantità di rifiuti prodotta/persona, dove è addirittura 92a
[0]). Non va male per le perdite della rete idrica in ambito urbano, sebbene il
dato sia qui non significativo, perché sappiamo che il problema si pone in modo
drammatico prima di arrivare ai serbatoi di distribuzione comunali (perdite
stimate del 44% nell'attraversamento dell'acquedotto del Vivo in provincia). E'
però solo 60a [-9] per ciò che concerne i consumi idrici domestici.
Anche le condizioni attuali della mobilità urbana penalizzano Siena: la città è
solo al 57° posto come entità di piste ciclabili [-1]; al 93° posto [-26] in
quanto ad incidenti/abitante; e al 76° posto [-3] come quantità di auto
circolanti/abitante.
Numeri
preoccupanti. Migliorare le qualità ambientali resta presupposto fondamentale
per far ripartire Siena e irrobustire il suo potenziale di attrazione generale:
azioni a basso costo e alta resa, più che compatibili con la crisi economica
cittadina; anzi decisamente anti-cicliche. Il 2018 deve essere l'anno della
svolta.
Partirà
la realizzazione del Parco delle Mura (con i percorsi pedo-ciclabili anulari,
ma anche radiali, lungo le Valli verdi extra-moenia), in grado di far fare alla
città un balzo in avanti sia nelle classifiche della mobilità urbana (i
percorsi ciclabili sono in carreggiata propria, con il conseguente
miglioramento anche dei parametri del tasso di motorizzazione e di
incidentalità) che in quelle della qualità dell'aria (NO2).
Serve
dare una rapida risposta allo scandalo sulla gestione dei rifiuti nella Toscana
meridionale: Siena deve tornare protagonista, perché il settore aveva buone
infrastrutture, esistono capacità, e in un passato non poi così remoto erano
state dimostrate anche buone idee. Da anni diciamo che occorre rendere
veramente ciclico il sistema di raccolta e smaltimento:
-
implementando Pian delle Cortine con il recupero del biogas (che adesso va
disperso) dalla componente organica già differenziata e con la realizzazione di
“pancali” dagli scarti legnosi, entrambe produzioni già previste in piani che
invecchiano nei cassetti;
-
massimizzare gli obiettivi quanto/qualitativi della raccolta differenziata,
tramite misura digitale del deposito e tariffazione puntuale premiante, ma
soprattutto disaccoppiandoli dalle necessità di materiale secco per alimentare
il termovalorizzatore di Poggibonsi, che in un sistema ciclico deve essere una
modalità di smaltimento residua e non una alternativa energetica sovvenzionata
da sfruttare a pieno ritmo.
Quindi
le condizioni per il cambiamento delle qualità ambientali cittadine sono state
già impostate, ma la nuova Amministrazione, qualunque essa sia, dovrà
sostenerle, praticarle e potenziarle. Legambiente, da sempre associazione
apolitica, continuerà a mettere a disposizione la propria esperienza e
competenza, locale e nazionale, e la partecipazione dei propri soci, cittadini
attivi, nella gestione dei beni comuni.
Nessun commento:
Posta un commento